Fondi interprofessionali

Investire nella formazione rappresenta un tassello importante nella costruzione di un’economia della conoscenza. In una strategia di Lifelong Learning, la formazione continua eleva la qualità dei saperi e delle competenze dei lavoratori e delle organizzazioni. Il valore della formazione è duplice. Da un lato rappresenta un modo un accrescimento personale del lavoratore che aumenta le sue competenze oppure le reindirizza in settori diversi, aumentandone anche la capacità di ricollocazione nel mondo del lavoro. Dall’altro, la formazione ha un impatto immediato nelle aziende, ampliando il know how a disposizione e accrescendone quindi la produttività. Per agevolare le imprese ad investire nella formazione, il Fondo Sociale Europeo mette annualmente a disposizione un budget per supportare economicamente le imprese. Tali risorse sono gestite principalmente dai Fondi interprofessionali bilaterali creati dalle parti sociali.

I Fondi Paritetici Interprofessionali nazionali per la formazione continua sono organismi di natura associativa promossi dalle organizzazioni di rappresentanza delle Parti Sociali attraverso specifici Accordi Interconfederali stipulati dalle organizzazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori maggiormente rappresentative sul piano nazionale. Possono essere istituiti Fondi Paritetici Interprofessionali per ciascuno dei settori economici dell’industria, dell’agricoltura, del terziario e dell´artigianato; gli Accordi Interconfederali possono prevedere l´istituzione di Fondi anche per settori diversi, nonché la costituzione di   un'apposita sezione per la formazione dei dirigenti.

L’adesione ai Fondi Paritetici Interprofessionali è del tutto volontaria,
come stabilisce la Circolare Inps 2 aprile 2003 n. 71, modificata dalla Circolare Inps del 1 ottobre 2009 n. 107. Infatti, il pagamento dello 0,30% è obbligatorio, destinandolo ad un Fondo, l’azienda avrà la garanzia che lo 0,30% versato le “ritornerà” in azioni formative volte a qualificare, in sintonia con le proprie strategie aziendali, i lavoratori occupati.

Da gennaio 2010 il datore di lavoro che decide di aderire a un Fondo Interprofessionale non deve più utilizzare la denuncia DM10, ma il flusso UNIEMENS che l’ha sostituita.

L’adesione è revocabile: ha validità annuale e si intende prorogata salvo disdetta. La nuova Circolare Inps 24 maggio 2005 n. 67 fissa al 31 ottobre di ogni anno il termine per esprimere le adesioni o le disdette ai Fondi, i cui effetti finanziari e contributivi si produrranno dal 1° gennaio dell’anno successivo.

Ogni impresa può aderire solamente a un Fondo, anche di settore diverso da quello di appartenenza. 

La novità principale disposta dalla norma riguarda la mobilità tra Fondi, ossia la possibilità per l’azienda di trasferire al nuovo Fondo il 70% del totale delle somme confluite nel triennio antecedente a quello in precedenza scelto.


Il Fondo, istituito e autorizzato dal Ministero del Lavoro, è finanziato dal gettito della contribuzione dei datori di lavoro che vi aderiscono. Fonte del finanziamento è il contributo dello 0,30% del monte salari e stipendi previsto dall’art. 25, comma 4, della Legge 21 dicembre 1978 n. 845, versato dai datori di lavoro unitamente alla contribuzione a copertura della “disoccupazione involontaria” (art. 1 Circolare Inps n. 67 del 24 maggio 2005), trasformando così una piccola parte del costo del lavoro dei dipendenti in una grande opportunità di accesso alla formazione continua.

Infatti, aderendo a FonARCom in modo assolutamente gratuito, le imprese avranno la possibilità di realizzare i Piani Formativi condivisi dalle Parti Sociali, coerenti con i propri fabbisogni formativi, in materia di sicurezza e prevenzione sul luogo di lavoro, di adeguamento e riqualificazione delle competenze, di utilizzo delle nuove tecnologie, di gestione ed organizzazione del personale e di innovazione ed internazionalizzazione.

FonARCom ha sviluppato la propria strategia di supporto al fabbisogno formativo, ritenendo prioritario favorire l’accesso alle risorse finanziarie secondo procedure semplificate e strumenti di finanziamento diversificati, adatti a tutti i diversi contesti aziendali, nel pieno rispetto della normativa di riferimento.

Avvisi pubblici
Gli Avvisi sono gli Strumenti finanziari di FonARCom che rendono accessibile alle aziende aderenti - secondo procedure di evidenza pubblica - lo 0,30% del monte contributivo INPS relativo ai propri dipendenti.
La dotazione economica degli Avvisi Pubblici viene resa disponibile alla fruizione secondo il principio di sussidiarietà e l’assegnazione dei contributi è subordinata all’ammissibilità delle proposte e alla successiva valutazione qualitativa ed economica delle stesse. I contributi rilasciati attraverso gli Avvisi Pubblici, rientrano tra gli Aiuti di Stato.
Si suddividono in: Avviso Generale, Avviso Tematico, Detto/Fatto! Aziende, Avviso per Dirigenti, Avviso per Studi
Professionali.


Fondimpresa, come tutti i Fondi interprofessionali, non fa corsi di formazione ma finanzia la formazione dei lavoratori presso le imprese aderenti.

Promuove la formazione continua e ridistribuisce alle aziende le risorse dedicate, per legge, alla formazione. Queste risorse sono costituite da trattenute dello 0,30% sulla busta paga di ogni lavoratore del settore privato, delle aziende pubbliche e di quelle esercenti i pubblici servizi.

Se l’azienda non aderisce a un Fondo interprofessionale per la formazione continua, queste risorse vengono gestite dal sistema pubblico e l’impresa non ha la possibilità di intervenire sulla loro gestione.

Scegliendo di aderire a Fondimpresa, invece, ogni azienda diventa protagonista della propria formazione e può partecipare direttamente alle scelte e alla gestione delle attività.

Fondimpresa infatti offre tre opportunità di gestione delle risorse economiche dedicate alla formazione.

Il Conto di Sistema è un conto collettivo che viene utilizzato per degli Avvisi cui possono concorrere tutte le aziende, individualmente o in consorzio. Questi Avvisi sono studiati sulle esigenze delle aziende e sono di carattere generalista o tematico. Vengono pubblicati a cadenze periodiche, per consentire alle aziende la possibilità di programmare la progettazione delle attività formative. I piani hanno un capofila, che funge anche da riferimento per la progettazione, le attività di orientamento e tutti i servizi a corollario della formazione che le piccole imprese generalmente non hanno nel loro organigramma.

Il Conto Formazione è la vera novità che distingue Fondimpresa nel panorama dei Fondi interprofessionali. Si tratta di un conto individuale di ciascuna azienda aderente. Le risorse finanziarie che vengono accantonate nel “conto formazione” sono a completa disposizione dell’azienda titolare. Solo l’azienda può utilizzarle per fare formazione ai propri dipendenti nei tempi e con le modalità che ritiene più opportuni, sulla base di Piani condivisi dalle rappresentanze delle parti sociali.
Ben il 70% delle risorse che ogni azienda versa con lo 0,30%, girate dall’Inps a Fondimpresa, confluiscono in questo conto, che ogni impresa può utilizzare in linea con il proprio contesto e necessità, in accordo con i sindacati.

Dal 1° gennaio 2015 le imprese possono scegliere di destinare al proprio Conto Formazione l’80% dei contributi versati. Questa opzione, revocabile in ogni momento, va eseguita collegandosi all’area riservata agli associati, sul sito Fondimpresa. Per le aziende che non la attivano tutto rimane invariato.

Per disporre di questi innovativi strumenti di finanziamento, veloce ed efficace, di formazione basta aderire
a Fondimpresa ed effettuare le procedure di registrazione.
  • l Fondo, istituito e autorizzato dal Ministero del Lavoro, è finanziato dal gettito della contribuzione dei datori di lavoro che vi aderiscono. Fonte del finanziamento è il contributo dello 0,30% del monte salari e stipendi previsto dall’art. 25, comma 4, della Legge 21 dicembre 1978 n. 845, versato dai datori di lavoro unitamente alla contribuzione a copertura della “disoccupazione involontaria” (art. 1 Circolare Inps n. 67 del 24 maggio 2005), trasformando così una piccola parte del costo del lavoro dei dipendenti in una grande opportunità di accesso alla formazione continua.
  • Fondimpresa, come tutti i Fondi interprofessionali, non fa corsi di formazione ma finanzia la formazione dei lavoratori presso le imprese aderenti. Promuove la formazione continua e ridistribuisce alle aziende le risorse dedicate, per legge, alla formazione. Queste risorse sono costituite da trattenute dello 0,30% sulla busta paga di ogni lavoratore del settore privato, delle aziende pubbliche e di quelle esercenti i pubblici servizi. Se l’azienda non aderisce a un Fondo interprofessionale per la formazione continua, queste risorse vengono gestite dal sistema pubblico e l’impresa non ha la possibilità di intervenire sulla loro gestione.